Si tratta di un bonus rivolto a tutti gli Chef, non solo coloro che lavorano come dipendenti presso ristoranti o hotel ma anche quelli che operano a partita Iva. Questo incentivo potrebbe essere particolarmente utile in particolare ai lavoratori autonomi, che possono così far fronte alle spese sostenute in prima persona per mandare avanti la propria attività (acquisto di materiale professionale, corsi di aggiornamento, ecc.).
Come altri incentivi di questo tipo, si tratta di un credito d'imposta: non si riceve dunque liquidità immediata ma viene corrisposto tramite uno sconto sulle proprie tasse. È pero possibile cederlo a una banca o un’assicurazione e non concorre a Irpef e Irap, risultando dunque come un importo su cui non si pagano imposte ulteriori.
Previsto fin dal 2021, il Bonus Chef è stato attivato solo a partire dal 27 febbraio 2023 e va a coprire le spese sostenute dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022. Ogni chef può recuperare fino a 6.000 euro, ovvero fino a un massimo del 40% delle spese effettuate.
Le spese ammissibili sono quelle sostenute per l'acquisto di beni strumentali durevoli come macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari e/o strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione (per esempio: coltelleria o altri strumenti personali dello chef) o, ancora, per corsi di formazione.
In entrambi i casi si deve trattare di spese strettamente funzionali all’esercizio dell‘attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti.
Il Bonus Chef si può ottenere compilando online, sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, un formulario apposito: basta cliccare qui, ma attenzione che per il corretto invio dei dati è necessario essere provvisti di uno SPID o di un indirizzo PEC. Il bonus può essere richiesto entro le ore 15:00 del 3 aprile 2023.
Per ulteriori dettagli è disponibile la pagina ufficiale sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Foto: Freepik