Arriva Golosaria, ecco i segreti per una perfetta carta dei vini

Pubblicato 03.11.2021 - Ultima modifica 03.11.2021
Golosaria

Dal 6 all’8 novembre arriva a Milano la sedicesima edizione di Golosaria, la manifestazione enogastronomica ideata dal giornalista Paolo Massobrio che anche quest’anno porta nella città meneghina una selezione di 300 produttori di alta qualità, 100 cantine, e ancora street food, show cooking, wine tasting e tanti altri appuntamenti. Cogliamo l’occasione allora per riflettere su come declinare tutta questa attenzione sul legame fra cultura enologica e cibo, con alcuni consigli su come creare la perfetta carta dei vini:

Non esagerare con le proposte

A meno che non siate un’enoteca o un ristorante con una decisa cultura enologica, le carte dei vini troppo affollate danno l’idea di una scelta casuale e spesso disorientano il cliente più che indirizzarlo verso la scelta più adeguata al suo ordine.

Non sottovalutare il calice

Spesso considerati di bassa fascia, i vini proposti al calice sono invece un elemento importante per fare una buona impressione sul pubblico e mostrarsi attenti e versatili nei confronti delle sue richieste più disparate. Prevedete da due vini al calice a una decina circa massimo, magari inserendo in questa selezione delle etichette da segnalare per qualche peculiarità (vini locali, dalla storia particolare, specificatamente pensati per i piatti forti del menu ecc.)

Organizzazione sempre

Quando le proposte sono comunque mediamente numerose è bene guidare il cliente senza incutergli troppa soggezione. Ecco allora che una carta ben organizzata lo aiuterà a orientarsi senza eccessive preoccupazioni: ordinate le bottiglie a seconda delle tipologie principali (rossi, bianchi, rosé, spumanti, vini da dolce ecc.). Se le opzioni sono molto numerose inserite altri criteri come la provenienza geografica o i possibili abbinamenti gastronomici.

Personalizzazione continua

Niente di peggio di una carta dei vini sempre identica a sé stessa, in cui magari il cliente sceglie delle bottiglie che invece sono terminate o non disponibili. Scegliete invece di aggiornarla con regolarità, magari inserendo selezionando dei vini più adatti alla stagione in corso e le vostre scoperte più recenti. Il tocco in più? Monitorare il prezzo delle bottiglie a seconda del mercato.

Attenzione al bio

Sempre più persone apprezzano cibi e bevande di origine biologica, naturale e sostenibile. Non è una cattiva idea quindi proporre nella carta dei vini delle opzioni di vini naturali, non trattati e/o biologici. Daranno idea della vostra attenzione alle tematiche più attuali del settore.

 

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