Perché la doggy bag fa bene al tuo ristorante

Pubblicato 22.02.2023 - Ultima modifica 19.07.2023
Doggy Bag
Indice dei contenuti
  1. Le doggy bag sono un'usanza che circola ormai da anni anche in Italia, ma sono anche un qualcosa a cui non tutti si approcciano con facilità, perché considerata come poco elegante. Al contrario, è un ottimo modo per consolidare il rapporto col cliente e l'immagine del proprio ristorante.
  2. 🚫 Superare il tabù
  3. 🌍 Per il bene dei clienti (e dell'ambiente)

Le doggy bag sono un'usanza che circola ormai da anni anche in Italia, ma sono anche un qualcosa a cui non tutti si approcciano con facilità, perché considerata come poco elegante. Al contrario, è un ottimo modo per consolidare il rapporto col cliente e l'immagine del proprio ristorante.

Anche se la lotta allo spreco di cibo è sempre esistita, non è chiaro da quando si sia iniziato a richiedere le doggy bag (o doggie bag, a seconda delle scelte ortografiche). Pare che la prima grande diffusione sia avvenuta a partire dagli anni Quaranta e in particolare negli Stati Uniti: il nome ("sacchetto per il cane") deriva dalla richiesta di poter portare con sé il cibo che non si riusciva a terminare al ristorante per poterlo dare a casa al proprio amico a quattro zampe. 

Ben presto lo stesso concetto dietro alla doggy bag è divenuto un eufemismo e si è iniziato a richiederla indipendentemente dal fatto che si avesse a casa un cagnolino affamato in attesa. Il nome stesso però e anche l'idea di appropriarsi di qualcosa che solitamente si lascia indietro hanno ammantato questa pratica di una specie di tabù: molte persone pensano sia poco educato o raffinato richiederla, e qualcuno potrebbe avere l'impressione che i ristoratori stessi non siano contenti.

🚫 Superare il tabù

Invece, soprattutto in questi anni, è proprio una diversa coscienza collettiva che deve spingere clienti e ristoratori allo stesso modo a fare della doggy bag una pratica diffusa e positiva. A ben pensarci, infatti, si tratta di una delle soluzioni più immediate allo spreco di cibo, in questi anni in cui le disuguaglianze economiche e la scarsità di risorse diventano temi sempre più pressanti. 

Accanto a un piano più ideale, la doggy bag può diventare anche un ottimo strumento di... marketing. I ristoratori più coscienziosi, infatti, dovrebbero proporre loro stessi in prima battuta ai clienti con lo stomaco troppo pieno per terminare il loro piatto di portare con sé i cosiddetti leftovers. Si dimostreranno così attenti allo spreco di cibo ma soprattutto alle persone sedute al loro tavolo.

🌍 Per il bene dei clienti (e dell'ambiente)

Le stesse "scatole" possono diventare un modo ulteriore per continuare il proprio rapporto col cliente anche una volta lasciato il locale: sarebbe importante infatti scegliere contenitori adatti alla conservazione del cibo e magari che rechino stampati il logo e le informazioni del ristorante, per mantenere vivo il proprio ricordo. Anche la scelta dei materiali di queste bag - magari riciclabili e compostabili - può dire molto dell'approccio attento e sostenibile che si ha nella gestione della propria attività.

E se avete un menù fisso, ottima idea è anche quella di suggerire come riutilizzare a casa - in tutta sicurezza e con un pizzico di fantasia - gli avanzi che si potrebbe ritrovare sul piatto.

Se un tempo, insomma, le doggy bag erano qualcosa da chiedere timorosi e sottovoce per paura di venir mal giudicati, oggi rappresentano il passo ulteriore verso una ristorazione consapevole, delle mosse giuste da fare per preservare un mondo migliore e dei clienti soddisfatti (e alcuni paesi, come la Francia nel 2021, l'hanno resa obbligatoria). Perché non provarci?

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