Perché la doggy bag fa bene al tuo ristorante

02.22.2023
Doggy Bag
Indice dei contenuti
  1. Le doggy bag sono un'usanza che circola ormai da anni anche in Italia, ma sono anche un qualcosa a cui non tutti si approcciano con facilità, perché considerata come poco elegante. Al contrario, è un ottimo modo per consolidare il rapporto col cliente e l'immagine del proprio ristorante.
  2. 🚫 Superare il tabù
  3. 🌍 Per il bene dei clienti (e dell'ambiente)

Le doggy bag sono un'usanza che circola ormai da anni anche in Italia, ma sono anche un qualcosa a cui non tutti si approcciano con facilità, perché considerata come poco elegante. Al contrario, è un ottimo modo per consolidare il rapporto col cliente e l'immagine del proprio ristorante.

Anche se la lotta allo spreco di cibo è sempre esistita, non è chiaro da quando si sia iniziato a richiedere le doggy bag (o doggie bag, a seconda delle scelte ortografiche). Pare che la prima grande diffusione sia avvenuta a partire dagli anni Quaranta e in particolare negli Stati Uniti: il nome ("sacchetto per il cane") deriva dalla richiesta di poter portare con sé il cibo che non si riusciva a terminare al ristorante per poterlo dare a casa al proprio amico a quattro zampe. 

Ben presto lo stesso concetto dietro alla doggy bag è divenuto un eufemismo e si è iniziato a richiederla indipendentemente dal fatto che si avesse a casa un cagnolino affamato in attesa. Il nome stesso però e anche l'idea di appropriarsi di qualcosa che solitamente si lascia indietro hanno ammantato questa pratica di una specie di tabù: molte persone pensano sia poco educato o raffinato richiederla, e qualcuno potrebbe avere l'impressione che i ristoratori stessi non siano contenti.

🚫 Superare il tabù

Invece, soprattutto in questi anni, è proprio una diversa coscienza collettiva che deve spingere clienti e ristoratori allo stesso modo a fare della doggy bag una pratica diffusa e positiva. A ben pensarci, infatti, si tratta di una delle soluzioni più immediate allo spreco di cibo, in questi anni in cui le disuguaglianze economiche e la scarsità di risorse diventano temi sempre più pressanti. 

Accanto a un piano più ideale, la doggy bag può diventare anche un ottimo strumento di... marketing. I ristoratori più coscienziosi, infatti, dovrebbero proporre loro stessi in prima battuta ai clienti con lo stomaco troppo pieno per terminare il loro piatto di portare con sé i cosiddetti leftovers. Si dimostreranno così attenti allo spreco di cibo ma soprattutto alle persone sedute al loro tavolo.

🌍 Per il bene dei clienti (e dell'ambiente)

Le stesse "scatole" possono diventare un modo ulteriore per continuare il proprio rapporto col cliente anche una volta lasciato il locale: sarebbe importante infatti scegliere contenitori adatti alla conservazione del cibo e magari che rechino stampati il logo e le informazioni del ristorante, per mantenere vivo il proprio ricordo. Anche la scelta dei materiali di queste bag - magari riciclabili e compostabili - può dire molto dell'approccio attento e sostenibile che si ha nella gestione della propria attività.

E se avete un menù fisso, ottima idea è anche quella di suggerire come riutilizzare a casa - in tutta sicurezza e con un pizzico di fantasia - gli avanzi che si potrebbe ritrovare sul piatto.

Se un tempo, insomma, le doggy bag erano qualcosa da chiedere timorosi e sottovoce per paura di venir mal giudicati, oggi rappresentano il passo ulteriore verso una ristorazione consapevole, delle mosse giuste da fare per preservare un mondo migliore e dei clienti soddisfatti (e alcuni paesi, come la Francia nel 2021, l'hanno resa obbligatoria). Perché non provarci?

Foto: qui